sabato 11 ottobre 2008

Non ti regoli

Il mio lavoro procede a sgonfie vele. Non tocco una matita da mezzo mese e uno, e questo è male.
E' difficile disegnare un tizio che taglia un braccio.

Ho spostato il mio corpo da una parte all'altra. Sono stato in montagna, sono stato al mare. A Cassino, sono stato a Roma. Sono stato agli esami, sono stato a Londra. Sono stato con la testa sulle nuvole.
Così a volte capita che mi addormento, e quando mi risveglio con il vibratore del cellulare mi accorgo di aver combinato un macello.
Perchè poi sbaglio a scrivere i comportamenti e non mi va di correggere. Perchè certe cose inutili non si cancellano neanche con gli evidenziatori neri.
Come le cose che vogliono incontrarsi per sbaglio. E dico che chiedo scusa, ma poi non chiedo scusa. Che è tutto così ma io faccio ancora finta di no.
E poi dico che cambio, ma non cambio.
Resto lo stesso, mi piace così e mi fa sentire bene. Perchè ho una testa fottutamente orgogliosa. E i miei pensieri sono solo ingredienti velenosi.
Perchè in realtà non me ne frega niente di niente, ma non è vero.
Dai che oggi ricomincio, ma poi non ricomincio.

Amico, ma che cazzo hai scritto?

...Alla fine sono solo pensieri che non voglio che vadano persi.

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