lunedì 27 dicembre 2010

Tavole sporche

La scorsa settimana, prima di tornare in terra natìa per le festività natalizie, sono riuscito a concludere le Tavole della storia per E.F. Edizioni.
Con le dovute accortezze, penso sia uno dei migliori lavori che abbia mai fatto (per ora), e la cosa mi fa' piacere, perchè è difficile che io riesca davvero ad apprezzare i miei disegni.
Non è stato semplicissimo, perchè è un tipo di storia con la quale non mi ero mai cimentato (e di donne nude ne avevo disegnate pochissime prima d'ora). L'ambientazione però m'aggradava e si sposava bene col mio stile (quando scrivo "mio stile" mi vibra la schiena...ho uno stile io?), quindi il lavoro è andato avanti piacevolmente e mi ha parecchio trasportato.
Purtroppo al momento non so dirvi quando saranno pubblicate in versione cartacea. Come mi è stato detto, però, in Italia la storia dovrebbe essere inserita in un volume antologico che uscirà prossimamente per E.F. Edizioni. Inoltre (e questa è una chicca) c'è la possibilità che le stesse Tavole vengano inserite in un altro albo edito da Virus Comix, intitolato 'Bloke's Tomb Of Horror', e dedicato per il numero in questione (che dovrebbe essere l'8) al personaggio di Francesca Paolucci: la vampira Carmilla.
La Virus Comix è una casa editrice indipendente americana, quindi POTREI essere pubblicato in America (!).
Di seguito vi inserisco in anteprima web le Tavole della storia (dal momento che ho idea che saranno in pochi a voler pagare qualche spiccio per vederle stampate), sperando che qualcuno apprezzi e tacitamente si auguri di poter vedere in futuro altra roba del genere.
La storia si intitola "La frusta di Carmilla" (anche se, a onor del vero, io le ho disegnato un frustino), e la sceneggiatura è di Francesca Paolucci.


Credo inoltre che il mio lavoro di artistoide per il 2010 possa chiudersi qui. Probabilmente disegnerò qualcos'altro in questi giorni, ma lo lascerò lì dov'è e non lo pubblicherò (sia perchè non mi va di stare al piccì, sia perchè non ho idea di come funzioni lo scanner di Cassino e non ho voglia di trafficare con fili vari, uscite USB e regolazioni di contrasti solo per schiaffare altri scarabocchi su internette).
Preferisco chiudere l'anno con qualcosa di apprezzabile e di cui vado fiero. E' una cosa bella, secondo me.
Per il resto, vi dò appuntamento all'anno prossimo.
Con un sacco di novità, di ciarle a buon mercato, e di nuovi e bruttissimi disegni.


Non vi faccio gli auguri di buon anno perchè si dice che sia sbagliato farli in anticipo.
Pare che porti sfiga, tipo.
Un po' come guardare il TG4.


À bientôt.

 




martedì 21 dicembre 2010

Illustrazione per "Manicomik" di Dicembre

L'illustrazione di cui accennai tempo fa.
Adesso la rivista è uscita, quindi posso pubblicarla.
Saluti.

venerdì 17 dicembre 2010

Fidatevi?

Ultimi scampoli di duemiladieci passati in ibernazione. Oggi a Roma ha anche nevicato (sì, un po' dappertutto in Italia, in verità).
Buonasera a tutti. Scrivo un paio di scemenze e vado via.


Ho una notizia quasi buona. Questa settimana ho revisionato il primo capitolo di Gryeph, già letterato da Matteo tempo addietro [oggi è pure il suo compleanno (di Matteo, non di Gryeph), fategli gli auguri], ma bisognoso comunque di una aggiustata.

Taglia, allunga, cancella, riscrivi, trasforma, copri, eccetera eccetera.
Non è stato proprio un lavoraccio, anche perchè una volta che prendi il ritmo vai avanti veloce, si tratta solo di ripetere qualche trilione di volte le stesse operazioni su photoshop.
Comunque, la notizia vera e propria è che, salvo qualche piccola piccola correzione ancora da apportare, il primo capitolo è c-h-i-u-s-o.
Al più presto mi metterò all'opera sul secondo e sul terzo (il quarto è ancora in fase di lettering versione Beta).
C'è di che ben sperare. Fidatevi.
Tra l'altro, rileggendo il tutto in post-revisione, sono rimasto semi-affascinato.
I disegni risalgono ormai al 2007, ma ancora non mi fanno proprio schifo schifo, per quanto grezzi, semplici e a più riprese errati. Inoltre, con i balloon e i dialoghi aggiunti, sembra quasi un fumetto serio, vero, come-si-deve.
(Un'altra cosa di cui posso essere contento è il tempo di lettura: pensavo che per leggere l'intero volume sarebbe bastata una mezz'ora, ma forse si riesce a sforare di qualche minuto. E' seccante pensare che lavori tre anni per una mezz'ora di lettura, no?)
Dunque siamo sulla buona strada.
Il duemilaundici sarà l'anno di Gryeph.
Uscirà, uscirà. Ve lo prometto.





Altri capitoli lavorativi:


- Sto proseguendo l'inchiostrazione delle tavole per E.F. Edizioni. Attualmente son pronte 2,5 tavole su 4.
Sta venendo fuori un lavoro non male, che spero di terminare entro la prossima settimana.
Così me ne vado in vacanza con la coscienza tranquilla.
 

- Ho intrapreso la collaborazione di cui avevo accennato in precedenza con il quotidiano "L'Inchiesta". Si tratta di fare delle caricature saltuarie in mezzo alla settimana, più una striscia umoristica settimanale, che esce ogni sabato mattina nell'edizione del weekend (domani uscirà la terza).
Il quotidiano è reperibile in tutte le edicole della provincia di Frosinone (oddio, non so se proprio in tutte tutte le edicole, ma la maggior parte credo di sì).




Lascio in chiusura uno schizzo fatto qualche ora fa. Avevo la mano che stava per congelarsi e ho optato per la soluzione "matitapazza" (a dire il vero il disegno era una specie di test, che, ovviamente, non ho superato).

Ciaocciào.


domenica 12 dicembre 2010

"Gli uomini portano sfiga"

mercoledì 1 dicembre 2010

Lì per lì non sembra

Ieri stavo riordinando un po' di file sul piccì. Mi son capitati sotto il mouse alcuni dei primi disegni che scannerizzai, nel lontano duemilacinque.
Inutile star qui ad esporre i vari commenti che mi è venuto spontaneo fare. "Che schifo", per dover di cronaca, è stato quello più gettonato.
In pratica, quando ti ritrovi a guardare i tuoi vecchi lavori, quelli di cinque anni addietro o anche più, inevitabilmente finisci col paragonarli con i tuoi lavori attuali. Stile contro stile, tratto contro tratto. Vince quasi sempre il più recente, più vivo, più sentito.
"Belle merde ho fatto nel duemilacinque" dicevo. "Sta roba non l'ho fatta io" pensavo.
No, no, invece sì, tutta roba mia. Vergogna, vergogna.
Eppure, senza quei disegni, al punto di adesso non ci sarei arrivato. Evoluzione, crescita. Piano piano.
"Ah, quindi tu dici che adesso sai disegnare bene e prima no?"
No, dico solo che adesso è tutta un'altra cosa. Adesso ciò che faccio non mi pare merda, o almeno non sempre.
Tra cinque anni però, potrei ritrovarmi a passare in esame i disegni del duemiladieci, e a ripetere le frasi di cui sopra, sostituendo soltanto l'anno di esecuzione dei lavori.
"Che schifo" dirò. "Belle merde ho fatto nel duemiladieci". Così funziona. E' buffo ma è così.
Questa cosa è spaventosamente piacevole.

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