martedì 13 dicembre 2011

MArteAwards

Allora.
Sono passati due mesi esatti dalla serata finale del MArteLive e io tra una cosa e un'altra ancora non avevo scritto nulla qui sopra. E siccome di cose da dire ce ne sono tante, vedo di tagliare corto il più possibile.
Vinsi.
Pare strano ma vinsi.

A discapito di pronostici, angosce, perplessità e parziali insicurezze, alla fine mi sono aggiudicato la vittoria, e con essa la borsa di studio per il primo anno del corso di Fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics, da sempre vista come una realtà lontana e impraticabile, come un qualcosa di estraneo a quello che sarebbe stato il mio percorso realizzativo come fumettista, un "eh sì vabbè figurati se".
Ma andiamo con ordine.
Ad essere stati selezionati per la serata finale eravamo in tre.
Io, Marta Baroni e Massimo Luttazi.
Sia Marta che Massimo si sono presentati come bravi disegnatori, entrambi con idee precise e stili personali piuttosto definiti e caratteristici. Ho pensato lì per lì, però, di non badare troppo a ciò che avevo intorno, quanto piuttosto a concentrarmi sulla storia che avevo in mente, cercando di portarla a termine nel minor tempo possibile, dato che quello che avevamo a disposizione era di un'ora inferiore a quello della Semifinale.
L'attenzione spasmodica verso il lavoro, mista a determinazione, mi ha portato anche stavolta ad un totale senso di estraniamento. Ho dato poca attenzione a ciò che mi succedeva intorno e a quello che mi veniva detto.
Ho quest'immagine stranissima in testa in cui vedo passare Angela Merkel tra la folla, per dire.
Inoltre per alcuni istanti, dopo circa due ore di lavoro, ho temuto che non sarei riuscito a terminare le Tavole, e l'ho sussurrato a Matteo mentre ero in piena trance.
Eppure via da lì, a tracciare segni a matita sempre meno definiti e ad inchiostrare alla bell'e meglio, pur di finire per tempo.
Ma ecco, nonostante questo, ci sono stati numerosi fattori che hanno contribuito a far sì che tutto finisse per il meglio.
In primis il luogo dello svolgimento della Finale: non più quello stralcio di metri quadri a ridosso del palco maggiore dell'Alpheus (locale che, tra le altre cose, è stato completamente rifatto...prima era tutto nero, mo è tutto bianco), bensì una piccola sala contigua all'ambiente circolare centrale. Avevamo più luce, più tranquillità, maggiore possibilità di far vedere agli altri cosa stavamo facendo e maggiore possibilità di vedere anche noi quello che stavamo facendo.
Abbiamo avuto la possibilità di lavorare per bene, ecco.

Poi ovviamente, importante è stata la presenza di amici e parenti, tanti anche stavolta.
Persone che non avrei pensato di vedere lì, e invece c'erano.
Persone che sapevo ci sarebbero state, e infatti c'erano.
Persone che hanno detto "Faccio di tutto per esserci" e, seppure in ritardo, c'erano.
Grazie ancora a tutti voi.
Infine, un grazie alle tre cose senza le quali non avrei di sicuro finito il lavoro, nè tantomeno vinto:
- la Vodka Red-Bull;
- la maglietta gialla di Taxi Driver di Corrado;
- la bussola.
Come per la serata della Semifinale, anche stavolta è stata realizzata un'intervista "in itinere", proprio mentre tutti e tre stavamo lavorando. La particolarità di quest'intervista è che stavolta mentre rispondevo ero ancora più rincoglionito dell'altra volta. Comunque la trovate qui, insieme ad un breve resoconto della serata e alle altre interviste.
Conclusione: sono riuscito a portare a termine la storia, anche se il disegno e l'inchiostrazione risentono del poco tempo e della calma mancante (com'è naturale che sia). Pur avendo terminato con mezz'ora di sforo (00:30 circa), sono stato il primo a chiudere. La cosa ovviamente non cambiava nulla perchè le Tavole le abbiamo consegnate tutti e tre il giorno seguente.
Per concludere, due paroline riguardo la storia scelta questa volta.
Come spesso mi accade, si tratta di un lavoro basato sul capovolgimento degli schemi. Nello specifico, l'incrociarsi di due persone durante una passeggiata con i loro amici a quattro zampe. Contrariamente a quanto accade di solito però...cazzo, ma che ve lo spiego a fare? Qui sotto metto le Tavole e leggete direttamente. E' inutile che vi riempia di menate su come è nata la storia, sui suoi significati personali e nascosti, e via discorrendo.
Tanto se vi dico che mi è venuta in mente mentre stavo affacciato alla finestra e due cani sul marciapiede si stavano per scannare, che ci sono delle citazioni ad altri autori e/o autoreferenziali, e che in realtà io come il tizio dell'ultima vignetta mi ci sono sentito innumerevoli volte, è capace che manco ci credete.
Di seguito le 4 tavole 4 (realizzate prudentemente in formato A4, stavolta...):




Chiudo:
Sabato prossimo, 17 Dicembre, ci sarà la serata di premiazione dei vincitori: la serata dei MArteAwards.
Esporrò su un paio di pannelli mastodontici e disegnerò dal vivo nonsoancorabenecosamaqualcosa.
Se non dedico molto tempo e spazio a questa cosa è per il semplice fatto che la serata si svolgerà alla galleria d'arte "Il Mitreo", a Corviale.
"Arrivare a" e "tornare da" Corviale è un casino, a meno che non abitiate a Roma e siate muniti di automacchina.
Quindi era giusto per conoscenza.
So che sarà difficile che venga qualcuno, ma va bene così.
Chi c'era c'è già stato quando ce n'era bisogno.
E vi ringrazierò per anni per tutto questo.

E.

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