lunedì 27 dicembre 2010

Tavole sporche

La scorsa settimana, prima di tornare in terra natìa per le festività natalizie, sono riuscito a concludere le Tavole della storia per E.F. Edizioni.Con le dovute accortezze, penso sia uno dei migliori lavori che abbia mai fatto (per ora), e la cosa mi fa' piacere, perchè è difficile che io riesca davvero ad apprezzare i miei disegni.Non è stato semplicissimo, perchè è un tipo di storia con la quale non mi ero mai cimentato (e di donne nude ne avevo disegnate pochissime prima d'ora). L'ambientazione però m'aggradava e si sposava bene col mio stile (quando scrivo "mio stile" mi vibra la schiena...ho uno stile io?), quindi il lavoro è andato avanti piacevolmente e mi ha parecchio trasportato.Purtroppo al momento non so dirvi quando saranno pubblicate...

martedì 21 dicembre 2010

Illustrazione per "Manicomik" di Dicembre

L'illustrazione di cui accennai tempo fa.Adesso la rivista è uscita, quindi posso pubblicarla.Salut...

venerdì 17 dicembre 2010

Fidatevi?

Ultimi scampoli di duemiladieci passati in ibernazione. Oggi a Roma ha anche nevicato (sì, un po' dappertutto in Italia, in verità). Buonasera a tutti. Scrivo un paio di scemenze e vado via. Ho una notizia quasi buona. Questa settimana ho revisionato il primo capitolo di Gryeph, già letterato da Matteo tempo addietro [oggi è pure il suo compleanno (di Matteo, non di Gryeph), fategli gli auguri], ma bisognoso comunque di una aggiustata. Taglia, allunga, cancella, riscrivi, trasforma, copri, eccetera eccetera. Non è stato proprio un lavoraccio, anche perchè una volta che prendi il ritmo vai avanti veloce, si tratta solo di ripetere qualche trilione di volte le stesse operazioni su photoshop. Comunque, la notizia vera e propria è che, salvo...

domenica 12 dicembre 2010

"Gli uomini portano sfiga"

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mercoledì 1 dicembre 2010

Lì per lì non sembra

Ieri stavo riordinando un po' di file sul piccì. Mi son capitati sotto il mouse alcuni dei primi disegni che scannerizzai, nel lontano duemilacinque.Inutile star qui ad esporre i vari commenti che mi è venuto spontaneo fare. "Che schifo", per dover di cronaca, è stato quello più gettonato.In pratica, quando ti ritrovi a guardare i tuoi vecchi lavori, quelli di cinque anni addietro o anche più, inevitabilmente finisci col paragonarli con i tuoi lavori attuali. Stile contro stile, tratto contro tratto. Vince quasi sempre il più recente, più vivo, più sentito."Belle merde ho fatto nel duemilacinque" dicevo. "Sta roba non l'ho fatta io" pensavo.No, no, invece sì, tutta roba mia. Vergogna, vergogna.Eppure, senza quei disegni, al punto di adesso non ci sarei arrivato. Evoluzione, crescita. Piano...

venerdì 26 novembre 2010

En plein air

Ho dovuto finirlo in fretta perchè ha cominciato a piove...

martedì 23 novembre 2010

Matite sporche

"Ciò che si vuole con sufficiente energia riesce." Se non si riesce a fare una cosa (o anche più di una), e ci si ciondola comodamente in inutili scuse, non ha senso star lì a dare la colpa al tempo, ai periodi, o quant'altro.La colpa è solo nostra. Ma si sa, siamo tutti troppo autocommiserativi, e ci piace così.Qualora un pensiero del genere riuscisse ad entrare con una certa chiarezza e costanza nella mia routine, forse diventerei un minimo più soddisfatto da ciò che faccio. Deliri a parte, ieri ho finito le matite della storia per E.F. Edizioni (portate avanti con la mia ormai imprescindibile lentezza).A Enrico sono piaciute.A Matteo anche (nonostante io debba "disegnare meglio quel cazzo di cavallo").Personalmente, posso dire di ritenermi...

mercoledì 10 novembre 2010

α Leonis

Ermete riaprì gli occhi.      Inizialmente, come ovvio che sia, fu luce. Abbagliante e stordente. Gli schiaffeggiò la retina come uno sciame di aghi trascuratamente sterilizzati.      Poi iniziò a distinguere qualcosa. Tre linee, fondamentalmente. Una verticale, le altre due inclinate di sessantagradi all’incirca, speculari e sovrastanti la prima. Le linee si congiungevano in un punto, che solo dopo alcuni istanti si rivelò essere l’angolo in cui si incontravano due delle pareti della stanza ed il soffitto.      Tutto lentamente cominciava a delinearsi. L’effetto fuori fuoco si dissolveva lasciando spazio ad una rinvenuta distinzione della realtà. Il bianco dei muri era intaccato...

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